Il Progetto Rosa dell’Isonzo
Il prodotto finito sarà protetto con un marchio depositato e la filiera produttiva seguirà un disciplinare di produzione che ne garantirà la qualità.
Leggisab 27.5.2017, 18:13
Il progetto ha come scopo la creazione di un’azienda simulata impegnata nella produzione e diffusione della Rosa dell’Isonzo e altri prodotti locali.
"Terre di Rosa" è un progetto di azienda simulata che nasce all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario G. Brignoli di Gradisca di Isonzo e ha come scopo la creazione di una cooperativa scolastica a vocazione agricola, impegnata nella produzione e diffusione di prodotti locali, legati alla storia e alla tradizione rurale del territorio isontino. In particolare il prodotto principe di questa impresa, è il radicchio rosso autoctono che oggi prende il nome di Rosa dell’Isonzo, citato in testi storici che lo collegano all’antica contea di Gorizia.
La Rosa dell’Isonzo, conosciuto da sempre dagli agricoltori locali, cerca oggi di affermarsi sul mercato come prodotto di qualità. La prima sfida della cooperativa diventa quindi la creazione di un piano di marketing mirato alla diffusione di questo prodotto, sul mercato regionale e nazionale.
Si decide quindi di affiancare all’attività produttiva azioni di promozione del prodotto. Per fare questo la cooperativa coinvolge tutti i soci chiedendo loro di mettere in gioco le loro competenze, al fine di sviluppare dei piccoli progetti di marketing.
Nascono così 5 gruppi di lavoro e 5 diverse azioni:
Gli allievi del Brignoli hanno quindi predisposto un’accurata organizzazione temporale delle varie azioni da intraprendere, che tiene anche conto dei tempi di produzione e raccolta della Rosa dell’Isonzo. Inoltre, hanno anche redatto un budget di spesa con il dettaglio delle voci di costo.
Sono quindi pronti ad affrontare questa avventura che un giorno potrebbe diventare una vera impresa economica e un’importante risorsa per quanto riguarda la ricerca, la sperimentazione e il controllo della qualità per tutti i produttori che aderiscono al progetto della Rosa dell’Isonzo.
(Nelle foto il Dirigente Scolastico del Brignoli, prof. Marco Fragiacomo, e alcuni dei ragazzi della cooperativa durante la presentazione dei progetti "Rosa dell’Isonzo" e "Terre di Rosa" di sabato 27 maggio 2017)
Il prodotto finito sarà protetto con un marchio depositato e la filiera produttiva seguirà un disciplinare di produzione che ne garantirà la qualità.
LeggiIl consorzio dei produttori della Rosa ha realizzato il marchio collettivo, si è dotato di un proprio statuto e un rigoroso disciplinare di produzione
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